Sugli episodi di bullismo e prepotenza

Lettera del Dirigente su bullismo e prepotenza a scuola.

Cari studenti e studentesse,
gentili genitori,
insegnanti, collaboratori e assistenti tutti,

Mi rivolgo a voi per condividere la preoccupazione sorta in queste ultime settimane a causa di alcuni fatti gravi che si sono verificati.

Fin dall’inizio dell’anno abbiamo registrato piccoli furti e atti di vandalismo che denotano una mancanza di rispetto per gli oggetti personali e per le strutture della scuola, e poiché non siamo in grado di garantire una stretta sorveglianza abbiamo ricordato a tutti che è opportuno non portare a scuola oggetti di valore, né di lasciarli incustoditi durante la mattinata.
Tuttavia ultimamente si sono verificati alcuni episodi di violenza, estorsione di beni e denaro sotto la minaccia di un coltello, e promesse di ritorsioni in caso di denuncia.
I soggetti coinvolti sono tutti studenti che frequentano il Girardi, come sono studenti del Girardi quanti hanno avuto il coraggio di riferire l’accaduto agli insegnanti ed al sottoscritto.

Non possiamo accettare che la nostra quotidianità sia funestata da episodi di questo genere, non possiamo tollerare che gli spazi in cui passiamo gran parte della nostra giornata siano invasi dalla paura, non vogliamo arrenderci alla prepotenza del più forte.

Perciò mi rivolgo a voi tutti per invitarvi a tenere gli occhi aperti e la guardia alta.
Non dobbiamo cedere alla paura, e neppure girarci dall’altra parte per non essere coinvolti.
Chi ha subito minacce e violenza ha bisogno della nostra vicinanza e della nostra solidarietà, ha bisogno di sentire che siamo dalla sua parte.
La violenza rivolta a ognuno di noi è rivolta a tutto il Giacinto! Se uno di noi è minacciato, lo siamo tutti, se uno di noi prende un pugno in faccia, abbiamo tutti un occhio nero!

In questo momento è fondamentale prendere consapevolezza della corresponsabilità come valore civile: siamo responsabili gli uni degli altri.
Lo abbiamo sperimentato con forza durante la pandemia pochi anni fa, quando abbiamo accettato limitazioni e chiusure per la salute dei nostri concittadini più fragili.
Ed oggi siamo chiamati ancora una volta a prenderci cura gli uni degli altri con un’attenzione particolare a quanti sono in difficoltà o temono ritorsioni per avere avuto il coraggio di testimoniare.

Invito tutti gli studenti e le studentesse a conoscenza di fatti simili ad avere il coraggio di schierarsi dalla parte di chi subisce piuttosto che dalla parte di chi umilia e fa soffrire, e di riferire al personale scolastico o ai genitori episodi simili.

Al personale scolastico rinnovo l’invito ad osservare con attenzione quanto succede a scuola, e mettersi in atteggiamento di ascolto degli studenti, dei loro problemi e delle loro esigenze, perché sentano di avere di fronte adulti credibili e sensibili.

Ai genitori suggerisco di discutere in casa della questione, per stimolare una riflessione che porti alla consapevolezza, perché oggi è toccato ad un altro, ma domani potrebbe essere il nostro figlio o la nostra figlia a subire la medesima sorte.
La presenza e il supporto dei genitori hanno un valore enorme per i nostri figli, e lo confermano i genitori dello studente minacciato, che ci hanno messo la faccia e ci lanciano una sfida con le parole della lettera allegata.

Siamo tutti parte di un’unica comunità educante, Giacinto Girardi, e tutti insieme contribuiamo a creare un’ambiente di apprendimento e di crescita a misura delle persone che lo abitano.
Possiamo continuare a frequentarlo, a studiare, a lavorarci con serenità soltanto se ci rispettiamo e ci fidiamo gli uni degli altri.
Sono convinto che dentro di noi ci siano gli anticorpi per affrontare una situazione difficile come questa, e possiamo farlo senza nascondere i fatti, ma parlandone, condividendo pensieri e sentimenti, interrogandoci su come reagiremmo se fossimo noi le vittime.

Chi ha agito con violenza sarà chiamato a rispondere delle sue azioni, ma noi tutti siamo chiamati a costruire un ambiente scolastico capace di prevenire e fronteggiare senza paura il bullismo e la prepotenza, schierandoci apertamente dalla parte di chi ha subito.
A queste condizioni, anche un momento difficile come questo può trasformarsi in opportunità di crescita.

Il Dirigente Scolastico
Francesco Merici

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